La maison au cinq chats

Interpreti

Il Bulimico: Gatto europeo silver (a strisce bianche e grigie, per intenderci), 7 chili, 2 anni, residente, curioso, invadente, miagolante, accogliente, piscione.

La Spaurita: Gatta certosina, 2.5 chili, 1 anno, residente, terrorizzata, timida, schiva, introvabile.

Il Buddha: Gatto bianco e nero, 3 chili, 14 anni, ospite, artritico, piagato, assolutamente afono,  assetato, imperturbabile, dolce.

L’Ipercinetica: Gatta europea (a strisce nere e terra-di-siena), 3 chili, ospite, inarrestabile, investigatrice, veloce, giocosa, ubiqua, permalosa, sciancata, la linguetta rosa a penzoloni per un’infiammazione alle gengive, qualche cosa alle orecchie perché scuote continuamente la testa.

La Post-atomica: Gatta bianca, rossa e nera, 3 chili, ospite, vecchissima, bruttissima, vittima di svariati incidenti trascina le zampe posteriori, non ha più denti e odia tutti.

Ambientazione

Casa mia, credo, ancora

Scena I – L’arrivo

I residenti sono in casa, arrivano i tre gatti ospiti, le gabbie sono aperte, gli ospiti ne escono rapidamente e procedono alla perlustrazione dell’intero territorio casalingo, ciascuno in una direzione diversa, lo battono completamente, in orizzontale e in verticale, individuano le cassette con la ghiaia fresca e pulita, alla fine ognuno di loro trova il suo posto e ci si accomoda. I due gatti  residenti sono scomparsi, tutto tace. Sento un odore sospetto, indago, qualcuno l’ha appena fatta in salotto.

Scena II – Il contatto

Io e Lui sentiamo improvvise urla selvagge di belva, accorriamo e troviamo l’Ipercinetica appiattata e pronta all’attacco che ringhia in direzione del Bulimico il quale, nonostante sia il doppio dell’Ipercinetica, si allontana infastidito, nel farlo incrocia involontariamente il Buddha, ne percepisce l’atarassia, lo giudica innocuo e quindi gli soffia, il Buddha lo ignora, non si sposta di un millimetro, in suo aiuto viene la gatta Post-atomica che, nonostante la scarsa agilità, molla un fendente al Bulimico che si ritira sul divano, sopra il cuscino che esplode, ho appena il tempo di vedere la Spaurita schizzare via dal nascondiglio, quello sotto al cuscino, e il Bulimico schizzare sul terrazzo. Gli ospiti hanno preso possesso della casa nuova.

Scena III – La cena

Scuoto la scatola dei croccantini, segnale acustico di sicuro richiamo, i cinque accorrono, depongono gli artigli di guerra e fingono di andare d’accordo. Preparo le ciotole, contengono cibi diversi, gli ospiti hanno delle medicine da prendere, ognuno la sua, le servo. Il Bulimico si avventa sulla propria, ne ingolla il contenuto, quindi si rivolge a quella della Spaurita, che scappa sotto al mobile, afferro la ciotola della Spaurita e la sottraggo al Bulimico che si dirige verso le ciotole degli ospiti, i quali ignorano ciascuno il proprio cibo, si scambiano le ciotole, e le medicine, devo sbrigarmi e mentre risistemo le ciotole la Post-atomica soffia al Bulimico e il Buddha opta per un bagnetto nella ciotola-piscina dell’acqua, quando lo tolgo dalla piscina il Bulimico ha raggiunto le ciotole piene, lascio il Buddha e mi dirigo verso le ciotole, il Buddha si sistema vicino alla parete, avverte prurito, comincia a grattarsi ferocemente la piaga sul collo, la ferita si apre, il sangue schizza sul muro, rimollo le ciotole, corro verso il Buddha che smette di artigliarsi mentre  il Bulimico vuota le ciotole incustodite.

Scena IV – La quiete

Ovunque io mi volti vedo gatti. La Spaurita è dentro ad un vaso, dorme, il Buddha è nella scatola di cartone, pisola, la Post-atomica è allungata sul tappeto, ronfa, l’Ipercinetica è sul comò, sonnecchia, il Bulimico ha temporaneamente ripreso possesso del divano, mi guarda con i grandi occhi verdi sgranati ed emette un miagolio sommesso e lamentoso.

• Sapessi io!

Gli rispondo.