Io ho paura

Non voglio esserci quando succederà, non io. Non voglio sentire l’esplosione e poi più nulla. Non voglio essere nel fragore e percepire il dolore, l’immobilità, il senso di soffocamento, le urla, l’odore. Non voglio sentire lo scoppio, capire che alla fine è successo, accorrere per cercare di fare qualcosa, senza sapere cosa. Non voglio sentirne l’eco, chiedermi se è quello che penso, chiedermi chi c’è laggiù. Non voglio vedere il collega sconvolto dirmi che è successo, trovare gli altri sparsi nei corridoi dell’ufficio concitati, telefonare ai miei per sapere se sono al sicuro, connettermi alla rete per leggere le notizie, ascoltare la radio, sentire per giorni ripetere quello che è successo, le frasi di circostanza, il falso cordoglio, scorrere le liste dei nomi sperando che siano tutti sconosciuti. Non voglio continuare a sentire questo dolore, questo senso di impotenza, chiedermi perché senza trovare una risposta ragionevole, una soluzione possibile, qualcosa da fare, io, per evitarlo. Non voglio.


 

7 Responses to “Io ho paura”

  1. anonimo writes:

    a me capita spesso di pensarlo e di pensare che la nostra generazione, europea, dalla nascita schiva tutte le esplosioni che ci circondano. dopoguerra compresi.. si la solidarietà ti fa sentire il dolore per gli altri, ma non è la stessa cosa..
    e questo da un lato mi da la falsa illusione di vivere in un mondo a parte e mi anestesizza, dall’altro mi fa pensare che quando prima o poi toccherà anche a noi, per quanto sia tremendo comunque e per tutti, il fatto che schiviamo esplosioni da sempre e che da sempre possiamo vivere sereni e nell’agio, abituandoci a sostituire ideali con oggetti, farà di noi le vittime più fragili…
    comunque arriveremo anche senza esplosioni allo stesso risultato, ci stiamo arrivando piano piano, sarà una specie di post esplosione quella che ci vedrà invecchiare, accuditi da i reduci di tutte le guerre organizzate dai governi alleati del nostro, guerre che abbiamo schivato …
    e francamente non so cosa è peggio.

  2. nikkio76 writes:

    …no ti hanno dato le ferie?…
    scusa….certe volte sdrammatizzo troppo…

  3. fantamoni writes:

    hahahaha!! scusa ma nikkio mi ha fatto morire… anch’io mi aspettavo un finale tipo:
    non voglio far esplodere la mia ditta ma mi ci hanno costretta!
    scusa. però è molto bello. ehm.

  4. rrilletti writes:

    Lo pensavo ieri, guardando i mie figli e immaginando il mondo che avranno: scuole con il metal detector, poliziotti ovunque, telecamere che con la scusa di multarti ti tracciano in ogni dove. Non potranno dissentire con un eventuale governo che vorrà totalizzare il potere, pena la morte.
    Meglio una guerra al limite, mi sono detto, almeno potrano combattere.

  5. nooneknows writes:

    pioveva a Milano, ieri sera, niente bufere, solo un po’ d’acqua rigenerante. Forse riesco a beccarla anche oggi, al ritorno dall’ufficio, anzi direi che e’ probabile, visto che sono in moto e senza tuta da pioggia perche’ l’ho dimenticata…

  6. occhivispi writes:

    Ma no … fate bene a sdrammatizzare, lo faccio anche io continuamente … però ogni tanto ci penso seriamente … insomma, mi piace mettere qui un po’ tutto.

  7. anonimo writes:

    Sparisco per un po’ e guarda cosa mi trovo a leggere… Un abbraccio tenero e un sorriso!

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