Mandrucone

  • Scusami, puoi passarmi un piatto?

E’ cominciata così. Ad una festa dove sono da sola e conosco soltanto la festeggiata. Davanti al tavolo delle vivande c’è la solita ressa, mi rivolgo quindi ad un uomo a caso, per un aiuto. Lui mi guarda.

  • Un piatto? Come no! Vuoi anche un tovagliolo? Ma certo che ti serve un tovagliolo. Posso servirti? Vuoi un poco di questa mozzarella di bufala? E’ buonissima, dai, ti taglio una bella fetta.
  • No, per carità, poca, non posso troppo …
  • Come poca, non sarai mica a dieta? 
  • No, è che ho il colesterolo un poco alto.
  • Davvero? Ma dai! Non si direbbe proprio, insomma, vedo che hai proprio una bella linea.

Eccola là. Insomma, io volevo un piatto.

  • Beh, se hai il colesterolo alto allora dovresti bla, bla, bla …

Nel frattempo mi cimento con la marmorea fetta di bufala, cerco di affettarla bucandola ripetutamente con la forchetta, non esce siero.

  • …. bla, bla, bla, a proposito, ma tu di che segno sei?
  • Di solito sono le donne che fanno di queste domande
  • Dai, dimmi di che segno sei
  • Cancro
  • E a che ora sei nata?
  • Non so, non mi ricordo
  • Come non ti ricordi!
  • Mia madre era talmente sfranta dalla fatica che non si ricorda, dice che albeggiava
  • Dunque, fammi pensare, cancro, luglio, albeggiava, saranno state le quattro, le cinque del mattino, direi quindi che sei un bel cancro ascendente gemelli
  • Si, può darsi, lo avevo calcolato su Topolino, una volta, ma io sono un po’ scettica non ci credo molto agli oroscopi, insomma, che senso ha, quando sono nata io non è vero che il sole era nella costellazione del cancro, c’è la precessione degli equinozi che …
  • Ma che centra! Cosa sono questi discorsi scientifici, la posizione delle stelle non c’entra niente, non è scienza, è un’altra cosa, la scienza si è fermata a Copernico, il metodo sperimentale, qui è un’altra faccenda, perché bla, bla, bla … quindi se dovessi farti un oroscopo direi innanzitutto che la tua prima casa si trova nel bla, bla, bla … quindi tu in amicizia sei fatta così e cosà, in amore colì, con i soldi invece bla, bla, bla …

Insomma, secondo lui il mio carattere è stato segnato per la vita da quel disgraziato dell’anestesista che ha fatto aspettare mia madre una notte intera prima che il chirurgo potesse farle il cesareo.

  • …. bla, bla, e poi non ti piace cucinare, non ti viene bene
  • Ma come ti permetti!
  • Ma no, via, era una provocazione la mia

Sorriso. Approfitto del transito della festeggiata per veleggiare verso un’altra zona del salotto. Conosco altre persone, tre pestiferi cagnetti scorazzano indisturbati, leccando tutti i piatti incautamente lasciati sul tavolino basso. Dopo qualche chiacchiera ho ancora fame. Torno al tavolo, prendo delle fettine di carne.

  • Vuoi un poco di vino rosso? Apriamo questo, deve essere buono

E’ ancora lui, il tavolo è una selva di bottiglie di vino già vuote, mi ritrovo con un piatto in mano ed un bicchiere colmo nell’altra, e ora?

  • Dammi qua, dai, te l’affetto io la carne
  • No! Fermo, saranno più di trent’anni che nessuno mi affetta più la carne, non …
  • Ma su, mi fa piacere, io sono premuroso, sai?

Sorriso.

  • Come hai detto? Più di trent’anni? Ma non è possibile! Dai, ti avrei dato al massimo venticinque anni, bella giovane e scrocchiarella, ah, ah! E lo sai io quanti anni ho io? No, dico, indovina, quanti ne ho?
  • Ma avrai un tren … quar … cinq … ma non lo sò quanti
  • Guarda questo ragazzo! E’ mio figlio!

Mi mostra un ragazzo che ha certamente più di vent’anni che si sta incautamente avvicinando al padre.

  • Eccoti, vieni qui, e mammamia quanto sei timido, tutti i difetti della madre, dai, fatti vedere

Lo avvicina, lo tocca come cosa sua, gli slaccia qualche bottone della camicia per mostrarmi il vello, il ragazzo non protesta, sembra rassegnato.

  • Si, ma non è che così lo incoraggi a …
  • Non ti piacciono gli uomini pelosi? Allora guarda qui

Slaccia quindi i bottoni della sua camicia per mostrarmi orgoglioso la sua glabrità. Il sorso di rosso, mi va di traverso, comincio a tossire, mi soccorre premurosa la festeggiata, lo guarda e lo ammonisce con un ‘guarda che è fidanzata, lasciala stare’

  • Ah! Ma allora è tutto diverso! No! Io non potrei mai! Ho molto rispetto per la riserva di caccia altrui, non potrei mai intromettermi, far volar via la colomba dal nido, rovinare una bella storia d’ amore, vivere qualcosa più grande di me, no, non potrei mai farcela
  • Bene, faremo in modo che ciò non accada

Dopo un attimo di silenzio il figlio scoppia a ridere e io con lui. Qualcuno lo aggancia e lo porta lontano. Dopo molti bicchieri, lo stesso disco dei Beatles al quarto giro, siamo ai saluti finali, mi avvicina e mi chiede

  • Ma tu e il tuo fidanzato quante volte a settimana lo fate? Una, vero? Poche, davvero, bisogna fare più sesso, sperimentare, anche con altre persone, io amo le donne, stasera prima di venire qui ho fatto l’amore con la mia segretaria e lei ora è una donna felice, torna a casa dal marito felice

Mi cinge la vita, accenna qualche passo di danza e mi sussurra all’orecchio

  • Con una fisica non l’ho mai fatto
  • Beh, sai, tutte le donne sono uguali, lo dite sempre
  • Ma no! Ogni donna è un universo a se!
  • Ma non è possibile conoscere tutto l’universo

Un giro, mi svicolo, sorrido, saluto una ragazza, mi giro ed è scomparso. Voilà.


9 Responses to “Mandrucone”

  1. anonimo writes:

    Ogni commento sarebbe superfluo.
    Mi limito a un mero: POST SPASSOSISSIMO!

    Succo

  2. Po writes:

    :DDD AHAHAHA!!!!
    Po

  3. desimo writes:

    non so perché ma mi sono immaginata un tipo alla pappalardo!!! bleah!

  4. occhivispi writes:

    SUCCO# ma tu così mi lusinghi 🙂
    PO# sono contenta se dalle mie parti ti fai qualche risata
    DESIMO# ma Pappalardo non è peloso ? questo qui comunque aveva un bel collo importante

  5. alice121 writes:

    io invece un Califano con la passione per l’astrologia;-)

  6. zuruck writes:

    Visto che sei una fisica (accipicchia!!) ti dirò che:ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria….a te le conclusioni. ciao nè [z]

  7. Padmini writes:

    il lumacone no, ti prego no!!! 🙂

  8. occhivispi writes:

    ALICE# Califano era quello che intonava “me sò ingrifato” ? Oppure era la sua parodia ?
    ZURUCK# Che conclusioni posso trarre ? Che l’ho incoraggiato troppo forse ? (beh, insomma, un tantino, giusto per vedere dove era capace di arrivare). Ma poi insomma, cosa sono questi discorsi scientifici, i rapporti fra le persone sono tutta un’altra faccenda, sono governati principalmente dalla posizione delle stelle, ecco.
    PADMINI# Ma no, un lumacone ogni tanto fa anche bene alla salute.

  9. alice121 writes:

    mi chiedi troppo! Ingrifato è un termine che Califano usa sicuramente, però non so se la metterebbe in una canzone…;-)

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