Luoghi comuni

Sera. Esco dall’ufficio. Davanti alle porte dell’ascensore c’è solo un signore anziano che non ho mai visto. I due pulsanti, sali e scendi, sono entrambi premuti. Arrivano contemporaneamente i due ascensori, uno scende e l’altro sale, lui entra in quello che sale e mi invita a seguirlo.

 

  • No, guardi io scendo
  • Davvero? Anche io scendo, perché questo sale?
  • Si, vede la freccia verso l’alto? Il suo sale
  • Allora lo cambio

 

E mi segue nell’altro ascensore, arriviamo al piano terra, ma non me la sento di chiedergli un passaggio in auto fino alla stazione, se se la cava così con gli ascensori come potrà guidare la macchina? Arrivati al piano terra invece un altro collega lo aggancia e mi trascina con lui. Gli sportelli sono ammaccati, a me tocca il posto davanti. Arrivati allo stop lui inchioda e mentre io cerco di uscire dal cruscotto, malgrado la cintura di sicurezza, lui ci annuncia orgoglioso che è un maresciallo in pensione e che è incaricato dei sistemi di sicurezza informatici. L’ultima volta che sono stata ad una stazione dei carabinieri login e password erano stampati ed appesi alla parete. Arrivato all’incrocio accelera, mentre ci rende edotti sul fatto che la discrezione sul lavoro è molto importante, soprattutto in certi settori. Il semaforo è vicino, lui attracca la macchina al marciapiede e mentre scendiamo ci informa

 

  • Menomale, il semaforo per voi è verde!

 

Lo è per le macchine, per i pedoni è rosso, mannaggia.

 

3 Responses to “Luoghi comuni”

  1. anonimo writes:

    Fantastico!

    Mi

  2. menzogna writes:

    Troppo simpatica! devo linkarti. Per forza!

  3. occhivispi writes:

    #MI, Eh beh, si, ma ci sarebbe da piangere

    #MENZOGNA, Grazie ! Beh, insomma, se vuoi, non è mica obbligatorio 🙂

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