Raptus

Entro in una grande stanza buia e molto affollata, una nebbia puzzolente mi avvolge, è il fumo che esce dalle sigarette di tutti quelli che in piedi ne reggono una fra le dita, e sono tanti. Monta in me una rabbia tremenda, comincio a strappare sigarette da tutte le bocche, da tutte le dita, le spezzo, le getto per terra, via, una dopo l’altra, non mi interessa niente, spintono anche quel collega lì, sempre il solito, che accidenti, nemmeno un mese dall’uscita della legge e già siamo di nuovo così. Restano tutti attoniti, nessuno reagisce, ma si ricorderanno di me per un bel pezzo, oh, se se ne ricorderanno! Finalmente mi sono tolta una bella soddisfazione, ad occhi chiusi, avvolta nelle coperte, borbottando nel sonno, ma me la sono tolta.

5 Responses to “Raptus”

  1. anonimo writes:

    Quanto bene si sta ora nei locali… 🙂

    Succo

  2. menzogna writes:

    Ahahahahahah! Ci avevo creduto! E ti stavo anche ammirando…buonanotte allora!

  3. occhivispi writes:

    #SUCCO, Si, è vero, una favola, ora riesco persino a vedere chi suona. Però sabato sera sono andata ad una festa privata … che dolore !

    #MENZOGNA, Ma come, proprio tu ? No, non ce la faccio a sbroccare così, peccato, sarebbe bello vedere cosa succede realmente 🙂

  4. anonimo writes:

    io non c’ero… ce dovevi solo prova’…

  5. occhivispi writes:

    che fai, minacci ? (ma tu dimme se una mò nun pò manco sognassele certe cose, vedi ‘n po’ !)

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