Apocalisse

E’ notte sulla terra ed il cielo è pieno di stelle. Fuochi ed esplosioni si estendono e si susseguono ovunque. Noi siamo su di una collina, circondata da foreste, assistiamo impotenti allo spettacolo. Nel cielo ci sono delle immense arche di legno che lo solcano in tutte le direzioni, si dirigono verso le costellazioni. Quando una di queste scompare alla vista si spegne anche la costellazione verso la quale era diretta. Io mi scopro ferita e mi ritrovo a bordo di un’arca. L’interno è scolpito di marmi rossicci. Un vecchio magro vestito con una tunica mi chiede di infilare la mano in una fessura, obbedisco. D’ora in poi tutte le volte che vorrò oltrepassare una delle porte di marmo mi basterà alzare la mano e quella si aprirà veloce e silenziosa. Aspetto in fila con altre persone di essere curata. Ci sono delle difficoltà, ma alla fine riescono a medicarmi. Ora ho paura che mi facciano rientrare nell’inferno, non voglio scendere, voglio restare sull’arca. Trovo una piccola stanza e con Lui mi rifugio li, sbarro l’ingresso. La stanza ha un oblò, posso vedere quello che accade fuori. Presto ho sonno e nel buio e nel silenzio mi addormento. Forse con noi ci sono due bambini. Quando mi risveglio guardo fuori. E’ sempre silenzio. E’ sempre notte. Sotto di me c’é una costa illuminata dai fuochi e dalle esplosioni. Gli animali fuggono atterriti verso il mare. Ci sono animali di specie che non ho mai visto, alcuni di loro sembrano dei dinosauri. L’arca si dirige verso una città costruita sul mare, è una città di grattacieli, è grande, ci sono costruzioni che non ho mai visto, è piena di colori e di luci, ma anche lei sta morendo come tutto il resto. Nella stanza non sento rumori, vedo solo le luci e la fine.

Tranquilli, non è niente, è solo l’effetto psicotropo del Gulash con le cipolle, alle cinque del mattino.

 

5 Responses to “Apocalisse”

  1. lontanoda writes:

    a me capita con…il cotechino!!!! ma questo racconto mi è piaciuto moltissimo! forse incubo, per me timore che diventi futuro! un saluto Claudia

  2. occhivispi writes:

    #CLAUDIA, Ma il cotechino, spero bene, lo mangerai una volta all’anno ! Io ho in ogni caso rivisto il menu delle nostre cene, ed istituito la tisana della buona notte. E comunque grazie 🙂

  3. lontanoda writes:

    Ciao, scusa se non ti ho risposto prima, sono stata un po’ latitante, in romagna dove abito il cotechino si mangia sovente!!! ma mi limito lo ammetto, mi piacciono le tisane e…sono in perenne dieta, quindi anch’io ho rivisto i menu dlle cene!!! Grazie del passaggio e buon fine settimana, a presto Claudia

  4. lontanoda writes:

    sono passata per un saluto, stasera una cena in nome della sobrietà, insalata di pesce, ti va di assaggiare? dovremmo fare sonni tranquilli! ciao Claudia

  5. menzogna writes:

    vogghio gulash.

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