Saggezza

Un proverbio cinese, conosciuto grazie a Rillo.

Se vuoi vivere felice un giorno: ubriacati
Se vuoi vivere felice un mese: ammazza il maiale
Se vuoi vivere felice un anno: sposati
Se vuoi vivere felice un’intera vita: coltiva il tuo giardino

Vediamo se ho capito bene. Il giardino dovrebbe essere una metafora della propria persona, quindi per essere felici è necessario coltivare la propria anima, i propri affetti, il proprio corpo perché non si ammali, il proprio lavoro, così necessario come il resto. Ecco, io mi trovo, come tutti, con la necessità di avere cura di tutte queste cose, una cura che deve essere costante ed incessante per evitare che il giardino ne patisca. Quindi mi ritrovo ad estirpare erbacce, che crescono sempre, non c’è niente da fare, ad annaffiare regolarmente, a concimare di tanto in tanto, a potare, ma solo quando serve, a curare le mie piante preferite, perché si ammalano, vengono assalite dai parassiti, soffrono il gelo e mal sopportano il sole troppo forte. A volte il giardino è più florido, a volte meno, nonostante le cure. Qualche volta pianto un nuovo albero ed il giardino è più bello, ma più ricco è, maggiori sono le cure di cui ha bisogno.

Chissà perché, ma ero convinta che il giardino, una volta sistemato, avrebbe continuato a splendere sempre, anche senza le mie cure. Pia illusione. E invece nella vita si procede in avanti e si torna indietro, si impara e si dimentica, non ci sono conquiste definitive. Scusate, ho dimenticato il verde rame, vado a passarlo.

6 Responses to “Saggezza”

  1. anonimo writes:

    Il segreto credo che stia tutto nella scelta delle piante: stagionali, biennali, perenni. Nella scelta dei periodi di fioritura: autunno, inverno, estate, primavera. E pure un giardino in stato vegetativo, coperto di neve, ha il suo fascino. Lo osserverai dalla finestra, facendo progetti sulla futura disposizione, sulla dominante di colore che gli potrai dare.

  2. Myria writes:

    Estirpare erbacce è il lavoro più faticoso… io sono per la natura libera e selvaggia…

  3. sphera writes:

    Ma sapete che lo conosco da anni, questo proverbio, e mai mi è parsa una metafora?Coltivare un giardino, in senso letterale. E coltivandolo, magari, comprendere anche alcune cose sulla propria vita e sul valore dell’estirpare e del piantare, del seminare e raccogliere, del faticare a zappare e anche dello stare fermi a guardar fiorire.

  4. Zu writes:

    Dalla saggezza predicata a quella praticata, una costante: il destino è nelle nostre mani.

  5. desimo writes:

    quant’è faticoso il girdinaggio, ma quando la primavera ti regala i nuovi boccioli ti ritrovi a sorridere senza un motivo… la vita è esattamente la stessa cosa. un abbraccio.

  6. Bad writes:

    Parole sagge, saggissime, saggerrime (ehm… scusa la violenza alla lingua italiana).
    Anch’io una volta pensavo che nella vita si procedesse sempre in linea retta, e quello che conquistavi non potesse essere perso, mai perso (i tuoi cinesi direbbero che le piante del tuo giardino che fossero cresciute rigogliose non sarebbero appassite, mai).
    Quanto mi sbagliavo. La vita fa curve, avanti e indietro, si diverte a volte a prendersi beffa di noi e quello che hai lavorato e conquistato oggi di te va difeso con cura domani.
    Ho letto il post dei tuoi colleghi, qua sotto. Anch’io lavoro in un posto dove la riservatezza, la discrezione sono regole dimenticate da decenni, dove se lasci la posta elettronica aperta per errore puoi stare sicura che qualcuno verrà a leggerla in due secondi, dove ti aprono la busta paga, e dove come ti giri sparlano alle tue spalle che è una bellezza (per inciso, è un ospedale, mi hanno già affibbiato tre storie con altrettante infermiere con le quali non sono mai neanche uscito in vita mia a prendere un caffè, giuro)… robe da matti.

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