Io e Lui ci sposiamo
venerdì, 22 Aprile 2005
Ecco alcune fra le reazioni riscontrate all’annuncio della lieta novella
Papà – dopo un attimo di silenzio, rivolto a mia madre ‘Cosa ha detto?’
Mamma – dopo qualche minuto di silenzio sbalordito ed imbarazzato ‘Mah … e zia Graziella? La invitate zia Graziella?’
La suocera – all’istante ‘Ma che bello, che bella notizia, siamo felicissimi, e quando sarebbe? Bene, allora noi veniamo a Roma a casa vostra, almeno un paio di giorni prima, ci fermiamo, anche qualche giorno dopo, tanto voi non partite subito, vero? E la zia, verrà anche lei da voi, lo sapete che quella in albergo non ci vuole andare, e poi di sicuro verrà col cane, che mica ci si può discutere con lei, e pazienza, cosa vuoi che sia, tanto ci stiamo attenti noi, non ti preoccupare per i gatti, non succede niente. E poi mio figlio non può mica vedere il vestito della sposa, eh no, quindi tu andrai da tua madre la sera prima, giusto? Si fa così, la sposa esce con il padre dalla casa paterna, è naturale, e tua madre sarà contentissima, vedrai. Che gioia, che bella notizia, ah, come sono contenta!’
Il suocero – non pervenuto
La zia filosofa – dopo mezz’ora di pianto dirotto, inconsolabile ed inarrestabile ‘Non sai la gioia che mi dai, io che ti ho tenuta in braccio quando eri bambina, e l’affetto che ho per te, e quello che ho per tua madre, e quello che ho per tuo padre, e la stima che ho per te, e quella che ho per tua madre e quella che ho per tuo padre’ altra mezz’ora di pianto liberatorio, ripresa del main theme ‘Non sai la gioia che mi dai, io che ti ho tenuta in braccio …’ e così via a ciclo continuo, per circa una decina di volte. Quando il pianto si è finalmente arrestato ha aggiunto ‘Senti, guarda, io non so se riesco a venire, ti assicuro che farò di tutto, farò l’impossibile, ma non lo so, sai come stiamo stonati, io e mio marito, dipende un po’ come ci gira, come ci svegliamo quel giorno, insomma, non ci contare, te lo faccio sapere all’ultimo momento, va bene?’
La cugina dell’amica della cugina di mia madre – ‘Ah, ma che meraviglia, come sarete felici, che bellezza, fatemi sapere tutto, mi raccomando, dove, come, quando, ci tengo tanto, voglio farvi un bel regalo, un’occasione del genere è irripetibile!’
Un’invitata in più, direi.
Gli zii australiani – per e-mail ‘Se volete il regalo dovete venire a prendervelo’
Il collega Patroclo – dopo aver guardato fuori dalla finestra con aria assorta ‘Beh, certo l’anima gemella non esiste, nessuno è perfetto’
No. 1 — 22 Aprile, 2005 at 1:30 pm
fortissimi i tuoi zii australiani!
No. 2 — 23 Aprile, 2005 at 11:19 am
ahahahahahhahahh! ma per caso siamo parenti??? (auguri di nuovo)
No. 3 — 24 Aprile, 2005 at 9:15 pm
la reazione più bella e senz’altro quella di tuo padre!
No. 4 — 24 Aprile, 2005 at 11:46 pm
sono contenta di essere tornata in tempo per gli auguri
un bacio
No. 5 — 26 Aprile, 2005 at 8:22 pm
ha ha hamolto bello, soprattutto patroclo….ma la busta te la danno all’ufficio del personale? o ti fanno storie? :O)
will di passaggio
No. 6 — 27 Aprile, 2005 at 8:23 am
Neanche i migliori autori di sit-com americane potrebbero arrivare a tanto! :DD
Succo