Uniformitá

  • Tuo padre bla bla bla bla, per non parlare di mio fratello che bla bla bla bla bla, e come se non bastasse ci si mette anche mia sorella che bla bla bla bla, io non saprei proprio come definirli, mi manca la parola, davvero non so piú cosa bla bla bla bla bla …

La telefonata con mia madre questa volta tira per le lunghe ed io devo andare alla mia lezione di danza classica. Quando riattacca é tardissimo, acchiappo tutte le cose, le schiaffo nella borsa, casco in testa, esco in volata con la bici alla volta della scuola. Pedalo disperatamente, ma arriveró in ritardo, penseranno che sono la solita italiana, pazienza. Arrivo, mi cambio, ho dimenticato le scarpe, accidenti, pazienza, balleró con i calzini. Entro trafelata, la musica si interrompe, si girano tutte, mi guardano ed io dico ‘Entschuldigung’ che sarebbe, ‘Scusate’. La maestra mi sorride quasi a dire ‘Lo sapevo che eri tu’, si porta le mani ai capelli e mi chiede, ‘Hai l’elastico per legarli ?’ ed io mi guardo intorno e vedo che tutte quante hanno i capelli legati ed allora dico ‘Vergessen’ che sarebbe ‘Scordato’, anche se normalmente li lascio sciolti, e lei mi porge una bella coppa che ne contiene tanti e di diversi colori, accetto, e finalmente tutte guardano da un’altra parte. La lezione tedesca puó finalmente proseguire indisturbata.

 

One Response to “Uniformitá”

  1. anonimo writes:

    Hehehehehe è un film che già ho visto… lei però lavorava in un cantiere e faceva la saldatrice…. te ce vedrei bene a saldà:-)… un bacio

    Roberto

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