Fuorilegge
lunedì, 12 Gennaio 2004
Roma, via del Corso la domenica mattina, passeggiamo controluce, io e Lui, ancora sonnacchiosi, finalmente rilassati. I negozi sono aperti, guardo distrattamente le vetrine e mi rendo conto dallo stile che non vengo qui da anni, tutto è cambiato, riconosco a malapena qualche negozio. C’è un altra novità per me, ci sono molti cinesi lungo la strada, sono venditori. Lui mi indica la mercanzia, un’automobilina che corre veloce in tutte le direzioni sopra un lenzuolo bianco. Ho un’illuminazione, i gatti, prendiamola per i gatti, ne andranno pazzi, assomiglia ad un topo, dai, su, andiamo.
Ci avviciniamo, chiediamo il prezzo, non trattiamo, i nostri sensi di colpa di opulenti occidentali ce lo impediscono, lui apre la borsa e me ne porge una confezionata, ma non mi piace il colore, gli chiedo se ne ha altre e lui riapre la borsa, le tira fuori, io le guardo, questa no, quest’altra nemmeno, forse questa, che dici amore è meglio questa o quest’altra? Mentre io faccio shopping una macchina lentamente si ferma dietro di noi, ha le luci lampeggianti accese. Lui sospira e mi sollecita “Amore sbrigati, c’è la polizia”. “Si un attimo, aspetta, come faccio a scegliere, così di corsa?”. “Ma è una macchinina tesoro, su dobbiamo andare”.
Il cinese si sta facendo piccolo piccolo dietro di noi, io esito, poi prendo quella nera che fa chic, ma non so che fare, me la nascondo sotto la giacca, sguscio dietro una siepe insieme a Lui, cambio direzione di marcia, così magari non perdono tempo a tornare indietro, mi infilo in una traversa senza mai guardarmi alle spalle e mi sento infinitamente stupida con una macchinina da quattro soldi sotto l’ascella, una macchinina di contrabbando, mentre nella borsa ho un costosissimo cofanetto di DVD regolarmente acquistato in un negozio.
Dopo lunghi giri per depistare i rappresentanti della legge torniamo sul luogo del misfatto, il cinese è ancora lì, poco distante, nessuna traccia di macchinine.
Due veri professionisti del crimine, io e Lui. Una volta a casa azioniamo la formidabile macchinina, i gatti fuggono via terrorizzati, ma io e Lui, in compenso, ci siamo divertiti moltissimo.
No. 1 — 12 Gennaio, 2004 at 12:03 pm
…sono certa che anche i gatti impareranno ad apprezzare il frutto di tale reato…
No. 2 — 12 Gennaio, 2004 at 12:29 pm
prova a raccontare ai felini le peripezie che hanno accompagnato l’acquisto del loro regalo, vedrai che, anche se solo per gratitudine (quella dei gatti è famosa!!!!), proveranno a giocarci almeno un po’!
No. 3 — 13 Gennaio, 2004 at 12:15 pm
Sta tranquilla, ho solo detto che non apprezzo “gli egoisti” in rete, non ho proposto pene corporali per gli stessi 😉