Schumi

  • No, non stateci a pensare, venite con me

Con questa esortazione il venditore si alza in piedi e noi con lui, si dirige a passo veloce verso una porta sul retro del concessionario, la apre a davanti a noi si stende un tappeto di automobili, tante, troppe. Le superiamo tutte quante, passiamo attraverso un altra porta e siamo nel parcheggio, stessa distesa di veicoli di tutti i tipi. Finalmente ne individua una, mi porge le chiavi e perentorio mi dice:

  • La provi

Ci saliamo tutti e tre, io al volante, Lui accanto a me, il venditore dietro. Parto e con la mia usuale andatura flemmatica mi faccio il giro del parcheggio, attenta a schivare la moltitudine di macchine dalla quali sono circondata, per una volta tutte ferme, rallento sul dosso, non vorrei sciupargliela, è nuova, giro intorno alla minuscola rotonda composta da una fioriera, torno indietro e la riporto esattamente dove stava.

  • Allora, cosa gliene pare?

Mi chiede il venditore, ed io

  • Mah! Che vuole che le dica, una macchina, come le altre, più o meno, non saprei, non vedo una grossa differenza
  • Adesso gliela faccio vedere io la differenza, mi dia le chiavi

Non mi piace il tono che ha usato, ma scendo dalla macchina, ci scambiamo di posto, ora è il venditore al volante. Capisco da come si protende sopra il volante cosa sta per succedere. Ingrana la marcia e parte sgommando, comincia a zigzagare fra le automobili ferme ad una velocità media di 60 chilometri orari, prende il dosso in velocità, arriva alla rotonda e, senza rallentare, comincia a girare, e girare, e girare. Io nel frattempo fluttuo nell’abitacolo, con le mani avvinghiate ai due poggiatesta, mentre Lui non fa una piega. Al terzo giro capitolo disperata

  • Va beneee! La prendiamooo!
  • Molto bene, vedo che vi siete convinti, non ve ne pentirete, questa è un’ottima macchina, di un’ottima casa

Riporta la macchina al suo posto, ci fa scendere, bontà sua, per la firma del contratto.

E’ orario di chiusura quando lasciamo il concessionario Opel ed il venditore, che non smette di sorriderci, ci accompagna al parcheggio, anche lui torna a casa. Quando saliamo sulla vecchia macchina lui ci saluta con il braccio fuori dal finestrino, mentre si allontana a bordo di una Fiat.


3 Responses to “Schumi”

  1. kAy979 writes:

    ahahah questi venditori!!

  2. rrilletti writes:

    e te credo, lui le Opel le distrugge tutte prima di venderle… 🙂

  3. anonimo writes:

    Diffidare sempre dei cuochi che non mangiano ciò che cucinano…

Leave a Reply